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Bambini e intolleranze

Intolleranze e allergie alimentari: quanto contano l’età e l’ambiente?

L’intolleranza al lattosio è un disturbo che può comparire in un soggetto a qualunque età e può manifestarsi in maniera più o meno importante a seconda del soggetto e a seconda del tipo e della quantità di alimento ingerito.
Alla nascita il sistema immunitario del bambino è ancora incompleto.
Alcuni studi hanno messo in evidenza che uno svezzamento troppo precoce può determinare l’insorgenza di allergie alimentari, innanzitutto perché la funzionalità enzimatica non è completa (alcune proteine non vengono perfettamente digerite) ed in secondo luogo perché la mucosa intestinale non è ancora pienamente efficiente (può lasciarsi attraversare dagli antigeni alimentari); analogo discorso per il sistema immunitario. Fortunatamente, entro i 3 anni, si assiste ad una regressione nel 44-87 % dei casi.

Possono l’ambiente e le cattive abitudini influenzare l’insorgenza di allergie alimentari?

Non ci sono evidenze scientifiche a riguardo. Lo smog, lo stress o il tabagismo non hanno nessun ruolo nello sviluppo di patologie allergiche e seppur possono aumentare la sintesi di istamina endogena e rendere la sintomatologia più evidente, non possono essere considerati causa dell’aumentata incidenza delle patologie di natura allergica.

Igiene e PIL

L’eccessiva igiene e la ridotta numerosità famigliare hanno una stretta connessione con l’insorgenza delle allergie e intolleranze alimentari. Recenti statistiche hanno dimostrato che la percentuale di allergie nei Paesi industrializzati è proporzionale al PIL: più il Paese è ricco e maggiore è la percentuale di abitanti allergici. La medesima relazione vale anche all’interno del singolo nucleo famigliare, dove l’incidenza delle allergie è direttamente proporzionale al livello socio economico.