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Intolleranza al lattosio, i maggiori clic in rete.

Ci sono credenze che ci vengono propinate così bene e in modo massiccio, che alla fine ci sembrano vere.
Ma quali sono le ricerche più cliccate in rete?
Ecco alcuni esempi.

Esistono gradi di intolleranza al lattosio: lieve, moderata e grave?
Falso. Con i test per l’intolleranza al lattosio (tra cui il Breath Test) oggi disponibili è possibile accertare solo la presenza o l’assenza di questa condizione. Dai risultati del Breath Test, insieme alla storia clinica del paziente e ai sintomi che si presentano in conseguenza all’assunzione di lattosio, è possibile avere una diagnosi più approfondita e un inquadramento della propria condizione.

Il latte di capra e quello di asina non ha lattosio?
Falso. Il lattosio è il principale zucchero del latte ed è presente in tutti i tipi di latte di origine animale, compreso il latte di capra e di asina. 100 mL di latte vaccino contengono 4,8 g di lattosio; 100 mL di latte di capra 4,2 g.

Il latte senza lattosio è più digeribile?
Vero. Il latte “delattosato” risulta più digeribile e pertanto è indicato anche per chi non è intollerante a questo zucchero. L’uomo non è in grado di digerire macronutrienti, quindi anche chi non ha problemi con lattosio troverà più digeribili i latticini senza lattosio, in quanto al loro interno glucosio e galattosio sono già liberi e pronti per essere utilizzati principalmente per le funzioni energetiche.

“Posso diventare intollerante al lattosio anche in età adulta”?
Vero. L’intolleranza al lattosio genetica (definita anche primaria) comporta una riduzione progressiva della lattasi che può scatenare i tipici sintomi in differenti fasi della vita. Una delle prime fasce di età in cui si può manifestare l’intolleranza è tra i 5-8 anni, ma si può arrivare anche in età adulta senza sintomi evidenti, per poi, in concomitanza a qualche evento, manifestare i sintomi tipicamente gastro-intestinali.

“Se smetto di mangiare latte e/o alimenti che contengono lattosio divento intollerante”?
Falso. L’enzima lattasi è un enzima costitutivo, non inducibile. L’eliminazione del lattosio dalla dieta non riduce l’espressione della lattasi intestinale. La dieta può comportare cambiamenti al microbiota intestinale e quindi un adattamento della flora batterica presente nel colon.

L’intolleranza al lattosio può essere transitoria?
Vero. L’intolleranza al lattosio esiste in 3 forme, una di questa è la forma secondaria ad altre condizioni o patologie. Generalmente si risolve dopo aver individuato la causa che ha scatenato la condizione di malassorbimento di lattosio, per questo si definisce transitoria.

Il lattosio in cottura sparisce?
Falso. Il lattosio non evapora e non si degrada con l’aumentare della temperatura, al contrario di proteine e grassi.

In Italia si ritiene che circa il 50% della popolazione sia intollerante al lattosio?
Vero. Le evidenze scientifiche più recenti (2017) stimano che l’intolleranza al lattosio sia presente in metà della popolazione italiana con variazioni tra nord e sud dove il picco massimo si ha nelle Isole.